LA NOSTRA CLASSE


                               GIOVEDI' 22 MARZO 2012

Quando siamo arrivati a Toirano, siamo scesi dal pullman, ma prima di visitare le grotte abbiamo fatto merenda e, appena tutti erano pronti, abbiamo percorso una salita che portava alle grotte. Una volta arrivati abbiamo dovuto aspettare circa mezz’ora perché la guida non c’era ancora. Mentre aspettavamo di siamo accorti di uno “scivolo” di pietra, che sembrava di ghiaccio: salivamo le scale e scendevamo giù velocemente.
Davanti alla grotta c’era un cancello che bloccava l’entrata.

A un certo punto è arrivata la guida, ha aperto il cancello e ci ha fatto entrare. Prima, però, ci ha raccomandato di non toccare le rocce e ci ha spiegato che avremo visitato due grotte: la grotta della basura, che in dialetto significa strega, e la grotta di Santa Lucia.
La grotta della strega si chiama così perché quando non era stata ancora aperta ai visitatori, vicino all’entrata, c’era un muro con dei buchi e quando il vento soffiava passava nei buchi e sembrava che una strega ridesse nella grotta.

Abbiamo iniziato a visitare la grotta della strega; i corridoi erano stretti e c’erano delle stalattiti che avevano forme buffe: una sembrava una calza di strega, altre avevano la forma di fette di prosciutto e altre ancora sembravano mozzarelle.
L’acqua dalle stalattiti finisce sulle stalagmiti, scivola e forma dei laghetti dove vivono dei piccoli crostacei che si nascondono nelle cavità delle grotte.
Durante il percorso abbiamo visto anche delle colonne che si sono formate quando una stalattite si è incontrata con una stalagmite, una di queste colonne era alta 8 metri. La guida ci ha detto che le stalattiti e le stalagmiti crescono di circa 1 cm cubo ogni 20-30 anni.
In una stanza, chiamata cimitero degli orsi, abbiamo visto molte impronte dell’uomo preistorico e le ossa dell’orso delle caverne.
Abbiamo attraversato un tunnel e siamo arrivati nella grotta di Santa Lucia dove abbiamo visto dei “fiori di pietra”.

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