Relazioni annuali

RELAZIONE ANNUALE 2007

UN ANNO DI DIRITTI. UN ANNO DI SUCCESSI

Manohari racconta...

La dignità degli ultimi
SSEVK e ActionAid lavorano ad East Champaran in 126 villaggi per il miglioramento della qualità della vita delle comunità dei 
Musahar: circa 7430 famiglie. I Musahar sono sempre stati trattati come gente senza valore poiché considerata parte della casta più bassa della società per questo hanno scarsa considerazione di se stessi. Nel 2006, SSEVK ha aiutato le comunità a migliorare la propria condizione, invitando alcuni di loro a candidarsi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio del villaggio. Per questo sono stati organizzati 3 campi informativi, a cui hanno partecipato 300 uomini e 200 donne.
Si è 
discusso di come uscire dalla propria condizione subalterna e di come ottenere il riconoscimento dei diritti fondamentali dalle istituzioni locali. I campi hanno avuto un buon risultato e durante gli stessi sono state selezionate le persone da candidare. Essendo troppo povere per sostenere le spese di una campagna, tutti i membri della comunità hanno dato il proprio contributo. Le minacce ai Musahar da parte di alcuni cittadini, che volevano scoraggiarne la candidatura, li hanno spaventati, ma non hanno tolto la speranza di provarci. Infine, su 108 candidati Musahar che si sono presentati, 88 sono stati eletti, di questi 33 erano donne.

Devi Sikali racconta...

La maggior parte dei Musahar costituisce manodopera non specializzata e priva del diritto alla terra. I loro mezzi di sussitenza dipendono principalmente dal lavoro a giornata per il quale ricevono una remunerazione bassissima. Per informare di questo i Musahar, ActionAid e SSEVK hanno organizzato una serie di incontri, riunioni di grupo, conferenze e rappresentazioni teatrali, attaccando manifesti per strada e distribuendo opuscoli. Inoltre, i membri del comitato per i Musahar hanno organizzato dimostrazioni per far pressione sul governo, chiedendo l'emissione di tessere di lavoro e un'occupazione. Su 20.000 domande di lavoro presentate 4.400 sono state accolte nel 2006.

Salute e istruzione diventano priorità
SSEVK ha lanciato una campagna sull'educazione all'igiene per ridurre tra i più piccoli infezioni e malattie dovute a condizioni precarie. Ai bambini è stato suggerito di tagliare i capelli corti, tenere le unghie pulite e fare il bagno con regolarità. Come risultato di questa campagna, i bambini hanno cominciato a seguire le norme igieniche di base, motivati e incoraggiati dai propri insegnanti, e hanno portato il messaggio alle loro famiglie.

Inoltre, è stato organizzato un programma di animazione per i bambini. Una serie di competizioni: sport, quiz, giochi di gruppo, per incoraggiarli a dare sempre il meglio e invogliarli a mettere tutto l'impegno possibile per sviluppare la propria personalità. La fiduci dei bambini è visibilmente cresciuta.
Durante un incontro organizzato appositamente, i bambini sono stati divisi in due gruppi per un gioco di ruolo. Un gruppo rappresentava il governo, l'altro l'opposizione. Questi ultimi hanno sollevato diversi problemi e le cause correlate di cui il governo simbolico si è fatto carico. Hanno partecipato 1.228 bambini di cui 521 femine. Sono state sollevate questioni relative all'educazione e alla salute. Alcun bambini hanno chiesto il perchè manchino le borse di studio per la scuol dell'obbligo e non ci siano farmaci disponibili per garantire le cure ai più poveri.

La concretezza dei bambini e la ricerca di soluzioni possibili
SSEVK e ActionAid hanno organizzato un incontro pubblico per discutere dei risultati raggiunti nel 2006. Erano presenti 812 bambini, 928 bambine e 1578 genitori che hanno saputo che grazie all'impegno di ActionAid, SSEVK, la comunità e i sostenitori italiani:

Umesh Kumar Manjhi racconta...

Grazie alle donazioni extra ricevute dai sostenitori italiani ricevute per il "fondo doni", è stata organizzata una festa con giochi e attività sportive, per 205 bambini e sono stati consegnti loro dei regali. Se desideri partecipare contatta il nostro ufficio di Milano.

Il futuro dei più poveri passa attraverso il riconoscimento dei diritti.
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