RELAZIONE ANNUALE 2005
DODICI MESI IMPORTANTI PER LA COMUNITA'
Un posto sicuro per i cereali
Sundarpati Devi racconta...
Le comunità di Musahr soffrono la fame per almeno3-4 mesi
all'anno. Dopo che i ricchi possidenti hanno proceduto al raccolto, i
braccianti Musahar che lavorano nelle loro fattorie, devono
accontentarsi dei cereali caduti: li mettono da parte per quando ci
sarà la carestia, ma quasi mai sono sufficienti.
ActionAid International India e SSEVK hanno organizzato dei gruppi
comunitari per mettere insieme il grano raccolto e istituire banche di
cereali. Nel marzo 2004, tutti i 23 villaggi ne avevano una, con 550 Kg
di grano ciascun. Ogni membro può chiedere i cereali che ritiene
necessari e poi restituirli, aggiungendone altri. Sono stati acquistati
anche dei contenitori in acciaio, uno per ciascun gruppo, in cui
immagazzinare i cereali..
La gente dice: " Prima avevamo da mangiare per 7-8 mesi l'anno, ora ne
abbiamo per quasi 11. I nostri bambini dovevano lavorare per poter
aumentare le nostre entrate, mentre ora vanno a scuola con colazione
epranzo".
La salute in primo piano
Nella comunità, 1 persona su 3 ha problemi di salute.
Oltre alle malattie causate dll'acqua inquinata, ci sono moltissimi
casi di malaria e ogni giorno almeno una persona ne viene infettata.
Gli abitanti non ricevono alcun trattamento medico perchè non
hanno soldi per pagarlo o perché non ci sono servizi sanitari.
Nel 2004, ActionAid International India e SSEVK hanno condotto un
controllo medico nei 23 villaggi.
Una squdra di medici e operatori sanitari statali ha visitato 4.343
persone (696 uomini, 1328 donne e 2319 bambini) e ha riscontrato:
- 1500 casi di infezioni respiratorie
- 2000 casi con problemi di fegato
- 775 infezioni gastro-intestinali
- 68 casi di malaria
Sono
stati quindi forniti medicinali gratuiti e 22 persone malate di
tubercolosi sono state mandateall'ospedale statale del distretto. Nel
luglio 2004, a 61 persone sono state fornite zanzariere per proteggersi.
Grazie all'organizzazione di discussioni mensili di gruppo, ora la
gente è cosciente dell'importanza dell'igiene e delle misure
sanitarie e più di 600 persone hanno partecipato alla pulizia
delle case e del circondario.
Ramkali racconta...
Una possibilità anche alle bambine
I
ricchi pensano che i Musahar non debbano imparare a leggere e scrivere
perchè se lo facessero, diventerebbero coscienti dei loro
diritti e pretenderebbero il salario previsto dalla legge. Di
conseguenza, cercano in ogni modo di discriminare i bambini
Musahar che vanno a scuola: non possono bere l'acqua della fonte comune
e devono sedere in classe separati dagli altri.
La situazione è peggiore se è una bambina a desiderare di
studiare. I genitori e la comunità credono che le bambine
debbano occuparsi della casa e dei fratellini più piccoli, per
poi sposarsi e fare figli. Non vedono per loro alcun ruolo diverso da
questo. ActionAid International India e SSEVK, nell'agosto del 2004,
hanno incontrato gli insegnanti statali e hanno discusso con loro del
diritto dei bambini all'istruzione, convincendoli ad accettare tutti i
bambini e le bambine.
Nel 2004, sono stati istituiti 7 centri educativi per 280 bambine. Le
bambine dai 10 ai 14 anni vengono incoraggiate a entrare in questi
centri, che sono aperti per 4 ore al giorno. La prresenza delle bambine
a scuola, prima inesistente, è salita a 3-4 in ogni scuola.
Imparno a leggere, a scrivere l'alfabeto Hindi e a contare e riescono
bene negli studi.
I genitori dicono: "Non avremmo mai immaginato che le bambine potessero essere brave a scuola".
Grazie alle donazioni extra ricevute per il Fondo Doni dai sostenitori
italiani, abbiamo organizzato una manifestazione a cui hanno
partecipato 600 bambini. Sono stati comprati e distribuiti ai bambini
cartelle, quaderni, pene, mazze e palle da cricket. Se anche tu vuoi
fare una donazione, contatta i nostri colleghidi ActionAid Interntional
in Italia.
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