Comunicazioni

ESTATE 2013

Caro sostenitore, 
un forte abbraccio dall'India.
Sono nel mio ufficio, mentre penso a quanti cambiamenti abbiamo raggiunto anche grazie a te.

Provo un'emozione fortissima al solo ricordo di quanti sorrisi e quanta speranza stiamo dando alle persone del mio paese, ma una parte di me è consapevole di quanto ci sia ancora da fare. Il traguardo verso la vittoria è ancora lontano: penso ad esempio alle migliaia di persone che in questo momento sono in fin di vita a causa di una siccità che temiamo possa mietere milioni di vittime. Quel che mi dà la forza è sapere quanto abbiamo fatto nel 2012 e quanto ancora possiamo fare se aremo insieme.

Ripensando al 2012 mi viene in mente una battaglia che abbiamo vinto e che considero storica. Il 5 agosto, la Corte di Giustizia di Jalpur ha liberato 9 bambini dalla schiavitù del lavoro minorile. Una battaglia durata 5 anni e che si è chiusa in bellezza.

Questi 9 bambini, che per anni hanno lavorato oltre 17 ore al giorno producendo sari, i tipici abiti delle donne indiane, sono il simbolo di un cambiamento. Vedere le loro facce finalmente sorridenti e gioiose, sapere che adesso vanno a scuola, riempie il cuore di gioia e mi convince ancora di più che cambiare questo mondo è possibile.

In India il lavoro minorile è ancora un tragico problema: si stima che ne siano coinvolti oltre 12 milioni e mezzo di bambini, un triste primato. Su questo fronte ActionAid ha lavorato intensamente: ha fatto pressioni sulle istituzioni e si è battuta per chiedere emendamenti alla Legge che vieta il lavoro minorile. Abbiamo ottenuto il divieto di lavoro per i bambini al di sotto dei 14 anni, che arriva ai 18 in caso di settori più pericolosi.

E' un risultato importante, ma non ancora sufficiente. Adesso stiamo chiedendo che il divieto venga esteso fino ai 18, senza alcuna differenziazione a seconda del settore lavorativo.

Le parole della piccola Lodda, una sorridente bambina dello stato dell'Andrha Pradesh, sono la testimonianza di come possiamo salvare quei 12 milioni e mezzo di bambini: "Ho lavorato sin da piccola per aiutare i miei genitori... sempre con tanta paura di farmi male oltre che con la tristezza per non poter andare a scuola come gli altri bambini.. Lavoravo in una fabbrica per la lavorazione del cotone... io avevo capito che dalla vita non avrei ottenuto molto di più. E invece, alcune persone di ActionAid mi hanno trovata, hanno parlato con me e i miei genitori. Ricordo che mi hanno immediatamente chiesto se volessi andare a scuola e io, senza un attimo di esitazione, ho urlato "sì!!". per un attimo ho sognato, ma i miei genitori all'inizio si sono fermamente opposti. Sono seguiti molti incontri e discussioni e, sapete che è successo? Alla fine a scuola ci sto andando e il lavoro è un brutto sogno che voglio lasciarmi alle spalle!"

Con orgoglio, posso dire che questo brutto sogno oltre 20 700 bambini se lo sono lasciati alle spalle, perché tutti loro oggi frequentano le lezioni.

Le nostre attività non si sono fermate qui: per citarne un'altra estremamente importante, abbiamo lavorato per eliminare le violenze e gli abusi su bambine e ragazze. Lo abbiamo fatto lanciando una campagna nazionale per la loro protezione, sfruttando la copertura media e raggiungendo oltre 90 000 persone con cartelloni e volantini distribuiti per le strade delle città.

Sono due esempi, ma danno il senso del nostro lavoro, di quanto tu, insieme a noi, puoi raggiungere. Perché insieme possiamo davvero fare la differenza! Buona lettura.

A presto,
Sandeep Chachra
Direttore