Caro amico,
tanti
saluti dal distretto di Nalanda, dove vive il bambino che sostieni a
distanza e dove ActionAid e NBSKPK lavorano a favore di 12000 famiglie
Dalit, la casta più discriminata nell'organizzazione sociale
indiana.
Ti
parleremo del nosto lavoro e dei cambiamenti avvenuti nelle condizioni
di vita delle persone che vivono a Nalanda. Gunja è felice di
essere tornata a scuola e condividerà con te le sue emozioni e
Sarita ti spiegherà come le donne del suo villaggio sono
riuscite a mettere un freno all'abuso di alcool daparte dei loro uomini.
Tutto questo ed altro ancora è possibile grazie al tuo sostegno alle popolazioni del sistretto di Nalanda!
Grazie!!
Un caro saluto,
Rashmi Shetty
Responsabile Sostenitori.
L'istruzione è la chiave dello sviluppo
In molte comunità di Nalanda l'istruzione delle bambine
non è considerata importante. Questo fatto diventa drammatico in
particolare tra i dalit, cioé quelle persone che vivono al di
fuori del sistema a caste indiano e per questo sono considerate
intoccabili. Tra i dalit solitamente una bambina su tre è
iscritta a scuola. La maggior parte è impegnata in lavori
domestici o aiuta i genitori a coltivare la terra, molte di loro
vengono costrette a sposarsi intorno ai 12-14 anni.
In
India l'istruzione è obbligatoria fino ai 14 anni, ma questa
legge non è quasi mai rispettata anche a causa della
povertà delle famiglie. Per promuovere l'importanza della scuola
abbiamo:
- organizzato incontri in 12 villaggi a cui hanno partecipato 436 persone tra bambini, genitori e insegnanti;
- promosso e sostenuto i comitati genitori-insegnanti che si occupano della gestione di 19 scuole primarie di Nalanda;
- organizzato delle giornate di festa nelle scuole a cui hanno
partecipato 500 bambini che si sono divertiti a partecipare a gare di
disegno, a partite di calcio cricket e a spettacoli teatrali sul
tema dei diritti dei bambini.
Gunja Rani è una bambina di 7 anni e racconta felice....
Grazie a tutte queste attività, lo scorso anno si sono iscritte
alla scuola primaria 280 bambini e 205 bambine tra i 6 e i 14 anni.
Stop all'alcolismo
L'alcolismo
è un serio problema che colpisce molte comunità di
nalanda. Qui, gli uomini, appena finita la giornata di lavoro, si
ritrovano fuori dalle rivendite di liquori per bere fino allo
sfinimento. In questo modo non solo sprecano i pochi guadagni della
giornata, lasciando spesso moglie e figli senza niente da mangiare, ma
quando tornano a casa compiono anche violenze su donne e bambini.
Abbiamo
sostenuto il gruppo locale mahila Adhikar Morcha (gruppo per i diritti
delle donne) nell'organizzare una serie di incontri per parlare della
piaga dell'alcolismo e dei molti problemi sociali che comporta nei
villaggi di Kali Bigha e Ghora Katora. Inoltre, è stata lanciata
una campagna di sensibilizzazione contro l'abuso di alcool con
manifestazioni, cortei e incontri con le autorità. Circa 130
famiglie sono state coinvolte nelle diverse attività.
grazie
a queste manifestazioni di protesta le autorità locali hanno
deciso di porre un freno all'abuso di alcool, spostando le rivendite di
alcolici fuori dai villaggi e imponendo una tassa locale sull'acquisto
di alcool.
La
situazione sta lentamente cambiando e sempre più uomini
avvicinandosi agli incontri di sensibilizzazione capiscono di aver
sbagliato, come racconta Sarita Devi, una donna di 31 anni del villaggio di Ghora Katora.
Liberi dalla schiavitù
Molte
persone della comunità dalit lavorano come braccianti a giornata
nelle terre dei ricchi prorpietari terrieri della regione. Guadagnano
40 rupie al giorno (50 centesimi di euro) che non sono sufficienti a
mantenere una famiglia. Spesso i braccianti chiedono ai prorpietari
terrieri dei prestiti per coprire delle spese straordinarie come le
medicine o un matrimonio che poi devono restituire con un tasso
diinteresse che solitamente supera il 15%. In pochi riescono a
restituire il prestito e per questo molti dalit vengono costretti a
lavorare gratuitamente per ipagare il debito. Questa pratica è
illegale in India anche se molto diffusa e tradizionalmente accettata.
Per migliorare questa
situazione favoriamo l'introduzione di nuove cltivazioni che possono
essere gestite autonomamente dalle famiglie dalit così da
renderle indipendenti dai grossi prorpietari terrieri.
Per esempio, l'anno scorso
abbiamo organizzato 33 corsi sulla coltivazione di funghi a cui hanno
partecipato 869 donne di 49 villaggi. Gaura Devi, una donna di 37 anni,
ha partecipato al corso e spiega: " Non sapevo neppure che si potessero
coltivare i funghi, per cui il corso l'ho trovato molto interessante.
Abbiamo imparato come seminarli e curarli e dove possiamo venderli
ricavandone un maggior guadagno. Dal primo raccolto ho già
guadagnato 1000 rupie (14 euro) e questo mi fa ben sperare per il
futuro!"
Insieme abbiamo anche:
- sostenuto 235v vedove nel riuscire ad ottenere la pensione di 198 rupie (3 euro) che spettava loro di diritto;
- ottenuto
da parte del governo locale l'apertura regolare di 8 negozi statali
convenzionati che si occupano della distribuzione a prezzi calmierati
cibo e carburanti, a 270 famiglie che vivono in povertà;
- aiutato 83 bambini che lavoravano nelle industrie di fabbricazione dei mattoni a lasciare il lavoro e tornare a scuola
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I prossimi passi:
- monitorare la qualità del servizio offerto dai centri medici statali;
- lanciare una campagna di sensibilizzazione sui diritti dei lavoratori;
- organizzare nuovi corsi di formazione per introdurre nuove coltivazioni;
- continuare a promuovere l'iscrizione scolastica dei bambini.
Un giorno da ricordare
Grazie
alle donazioni extra dei sostenitori italiani per il Fondo Doni,
abbiamo organizzato una festa per 470 bambini dei villaggi di Giriak e
Silao. Abbiamo anche comprato materiale sportivo che gli studenti
possono utilizzare nelle ore di educazione fisica. I bambini sono stati
felicissimi della festa e ti ringraziano di cuore. Se anche tu vuoi
donare al Fondo Doni contatta i nostri colleghi di Milano. Grazie! |