Betta la mula
Il paese di Corbetta, a pochi chilometri da Milano, fa derivare il suo nome da un'antica leggenda. Era una sera buia e nebbiosa, un cavaliere, tutto avvolto in un mantello, spingeva la sua mula, Betta,  per una delle vie della città, in direzione dell'aperta campagna, incitandola a tenere un buon passo.
"Starò lontano finché agli abitanti di Milano non sarà passata la bella idea di volermi eleggere vescovo della loro città. Proprio io, che sono un militare".

Durante la notte il militare preso nei suoi pensieri non si era accorto che la mula aveva girato intorno al paese. Quando se ne rese conto era ormai troppo tardi,  tutti gli andavano incontro spingendo la mula, mentre il militare gridava "Cùr Betta,Cùr Betta", che in dialetto significava "Corri Betta, Corri".

Alla fine, però, il militare di nome Ambrogio si arrese e accettò di diventare vescovo.

Al piccolo paese, da quel giorno, rimase come nome il grido di Ambrogio: «Cûr Betta ...». Corbetta, appunto


RICCARDO e  ANGELO (VA)