Carlo Goldoni

ELISA (VA)

Carlo Goldoni nacque a Venezia nel 1707 da una famiglia borghese. Dopo aver studiato da avvocato, andò a Milano per intraprendere la carriera di scrittore teatrale. La sua grande passione era scrivere commedie teatrali, egli amava talmente il teatro da cercare un modo per modificarlo. Tornò a Venezia e compose la prima opera di successo il “ MOMOLO CORTESAN", e dopo la “ Donna di Garbo”. Fu il primo testo in cui tutti i ruoli erano scritti, iniziò la rivoluzione goldoliana del teatro che interruppe anni di recitazione “ a soggetto “, che altro non era che un racconto scritto e improvvisato dagli attori. Al contrario, Goldoni scriveva le parti per ciascun attore. Le sue commedie erano per lo più ambientate a Venezia, con la presenza di alcuni personaggi tipici della città. Goldoni narrava fatti reali e quotidiani, usando il dialetto veneziano.

Dopo aver raggiunto la fama, fu chiamato in Francia presso la corte di Luigi XV per organizzare il teatro di corte, ma accettò solo di insegnare l'italiano alla figlia del re. Poco dopo lo scoppio della rivoluzione francese morì nel 1793.

Le sue opere più famose : “ il servitore di due padroni “, la “ vedova scaltra “, “ la bottega del caffè “, la “ donna volubile “, “ pettegolezzi delle donne “, la “ famiglia d'antiquario “, la “ serva amorosa “, la “ figlia obbediente “, la “ locandiera “, il “ cambiello “, “ i rusteghi “, la “trilogia della villeggiatura”, “ Sior Todero brontolon “, “ le baruffe ehiozzotte . L'ultima la scrisse in francese : “ il burbero benefico”.

ELISA (VA)

Marco Polo

GRETA (VA)


Marco Polo è nato il 15 Settembre 1254 ed è morto l’8 gennaio 1324 nella sua casa a Venezia all’età di quasi sessant’anni. La famiglia Polo aveva uno stemma: era tutto rosso con al centro una striscia gialla con sopra raffigurati dei corvi.
Venne tumulato nella chiesa di San Lorenzo, le sue spoglie vennero perse durante la ricostruzione dell’ edificio alla fine del Cinquecento. È stato un mercante, un ambasciatore e un viaggiatore italiano. È considerato uno dei più grandi viaggiatori ed esploratori di tutti i tempi. Insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo fu uno dei primi occidentali ad arrivare in Cina percorrendo la via della seta.

Quando aveva 15 anni, cioè nel 1269, suo padre e suo zio partiti per l’Oriente da parecchi anni, tornarono a Venezia. Si erano impegnati a ripartire per la Cina dove il Kublai Khan li attendeva con cento saggi occidentali che il Papa avrebbe dovuto inviare.

Poiché il nuovo Pontefice tardava ad essere eletto, dopo due anni di attesa i fratelli Polo e il giovane Marco decisero di partire per l'Oriente. Dopo un'odissea di trenta mesi arrivano finalmente a Cambaluc (l'odierna Pechino).

Nel 1298 ci furono le guerre navali tra i genovesi e i veneziani, Marco Polo cadde prigioniero dei genovesi, in carcere raccontò l’esperienza che aveva fatto in Oriente al suo compagno di cella Rustichello da Pisa.

Quando Marco Polo ritornò a Venezia dalla Cina la famiglia Polo si sistemò nuovamente, coi  loro racconti incredibili attiravano folle di persone. Alcune persone ebbero difficoltà a credere che fossero stati in Cina.

Tra il 1310 e il 1320 cominciò a circolare una nuova versione del libro di Marco Polo, Il Milione, ancora in Francese. Questo libro fu, in seguito, tradotto in altre tre lingue.

(VB)