La leggenda del Piave

L'acqua del Piave, tanti anni fa, non passava dove passa oggi e non scorreva nemmeno per il verso in cui scorre oggi.

In quei tempi lontani, scorreva verso Serravalle (ora Vittorio Veneto) costeggiando la montagna di Santa Augusta sulla cui cima vi è quel bel Santuario che tutti conoscono e dove, nel giorno della festa che celebra la Santa, le donne dei paesi vicini vanno in processione.

Dovete anche sapere bene che questo fiume, che ha tanta acqua, diventò sempre più superbo tanto da pensare di prendere il passaggio alla montagna, levigandola con le sue acque.

Un giorno in cui si sentiva più arrabbiato, il fiume si girò verso l'alto ed iniziò a parlare a gran voce alla montagna dicendo:
"Augusta, Augusta, vieni giù da quella montagna” e la Santa rispose:
"Piave, Piave, fatti in là, sennò ti punisco."

E così è stato che il Piave, per ordine di Santa Augusta, ha dovuto cambiare percorso e per la sua gran superbia ha avuto il suo castigo.


Adesso che ne parliamo, dove prima c'era il Piave ora c'è il Lago di Santa Croce, dove di notte si vedono brutte apparizioni e pesci che sono simili a figure umane.
Dicono che quest'acqua, da sotto alla montagna, abbia corrispondenza con quella del Piave attraverso un canale.

Le donne che vanno a Santa Augusta, dicono dietro la via dell'altare si ritrova un piccolo pertugio dentro il quale si infila la testa e se vi si appoggia sopra l'orecchio, si sente un mormorio simile al brusio delle api ed è il mormorio che, ancora adesso, continua a fare il Piave arrabbiato.


ANDREA  C .  (VA)