Un tempo lontano, a Verona, viveva un gentiluomo, miscredente e senza pietà per la gente

 A causa dei suoi delitti, le autorità cittadine lo condannarono alla decapitazione.

L’uomo supplicò il perdono che gli fu concesso ad una condizione:

“Ti lasceremo la testa sul collo se tu, in una notte, sarai in grado di costruire un edificio adatto a contenere tutti gli abitanti della città".
Miscredente come era, si rivolse al Diavolo in persona.
E fu così che gli si presentò proprio satana a trattare: ovviamente lo avrebbe aiutato soltanto in cambio della  sua anima.
Però stai attento”, disse il diavolo, “ possiamo rimanere sulla Terra, solo dal suono del Vespro della sera alle Ave Maria del mattino”.
La sera stessa, dopo il Vespro, salì dall’inferno un esercito di diavoli che si mise a lavorare con accanimento, tirando su pietra su pietra, senza mai fermarsi.

La notte non bastò  per terminare quell’immenso lavoro. Completato il primo girone,  iniziarono il secondo più alto, ma già la luce dell’alba sbiancava l’orizzonte,quando il suono dell’Ave Maria li sorprese e dovettero scappare e abbandonare l’opera.

L’uomo subì il patibolo, ma pentitosi salvò l’anima, mentre Verona, ebbe così la sua opera diabolica .