La
basilica di san Francesco d’Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e
custodisce le spoglie mortali
del santo serafico.
Voluta da papa Gregorio IX quale speciali ecclesia venne insignita dallo
stesso pontefice del titolo
di Caput et Mater
dell’ ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli
stessi frati.
GABRIELE(VA)
La Basilica di San Francesco
d'Assisi fu eretta sulla tomba del Santo due anni dopo la sua morte.
La scelta del
luogo di edificazione era vincolata dalla volontà del defunto, che già in vita
aveva espressamente chiesto di essere sepolto sulla collina in cui erano
tumulati i senza legge. L'edificio assolveva alla doppia funzione di accogliere
le spoglie di San Francesco, e dare lustro ad un ordine appena nato, ma già
importante per quanto riguardava la spinta innovativa nel mondo ecclesiastico.
Questo aspetto assume maggiore importanza se si considera che i frati
francescani erano diventati il legame fondamentale tra le gerarchie
ecclesiastiche ed i ceti umili.
La
Basilica di San Francesco è strutturata in due parti: superiore
ed inferiore.
La
Basilica Superiore funge da luogo di preghiera, mentre quella
Inferiore ha funzione commemorativa. Le ragioni dell'esistenza della Basilica
Inferiore sono da ricercarsi nella tradizione cristiana, secondo la quale si
era soliti seppellire i santi nelle cripte. L'edificio che doveva ospitare le
spoglie di San Francesco, vista la sua fama mondiale, doveva assolvere ad
alcuni compiti principali, tra cui quello di essere abbastanza capiente da
contenere un grande numero di fedeli e pellegrini. Per questo motivo la normale
cripta è stata allargata fino ad estendersi per tutta la superficie della
Basilica Superiore. I lavori di costruzione della basilica iniziarono nel 1228
da Gregorio IX, e furono completati nel 1253, sotto Innocenzo IV.
Molto
importanti dal punto di vista artistico sono gli affreschi raffiguranti la vita
di San Francesco, dalla conversione fino al momento in cui è stato canonizzato.
Sono riportati anche alcuni eventi miracolosi attribuiti al Santo post mortem.
Tali affreschi adornano la fascia inferiore della navata della Basilica
Superiore, attribuiti a Giotto da alcuni studiosi.
MANUELE(VA)
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