Piatti tipici della Sardegna

Malloreddus alla salsiccia

È la preparazione più tradizionale degli gnocchetti sardi, in cui si utilizza la salsiccia di carni magre, leggermente speziata e aromatizzata, che si produce nel comprensorio che si estende dal Golfo di Cagliari a quello di Oristano. Si usa inoltre il pecorino sardo, stagionato e piccante per esaltare il gusto di questo già saporitissimo condimento.


INGREDIENTI

350 grammi di gnocchetti sardi
200 grammi di salsiccia
Concentrato di pomodoro
Una cipolla piccola
Olio extravergine di oliva
Aglio, una foglia di alloro
Pecorino sardo da grattugiare

        

PROCEDURA

In un tegame lasciate insaporire in due cucchiai d’olio la cipolla e l’aglio tritati, una foglia d’alloro. Unite la salsicce sbriciolata, fatela rosolare, spruzzate il vino e lasciate evaporare.
Aggiungete il concentrato di pomodoro e il brodo. Coprite e portate a cottura. Regolate il sale.
Lessate gli gnocchetti in acqua salata, scolateli e fateli saltare per alcuni secondi nella  padella della salsa. Cospargete di pecorino grattugiato e servite.

ANDREA C. (VA)

Il pane carasau

Il pane carasau, carasatu, carasadu, crasau o anche pane 'e fresa, è un tipico pane sardo, originario delle Baronie e diffuso in tutta la Sardegna, conosciuto con il nome italiano di carta musica (o carta da musica) per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione.
Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa biscottare.

Gli ingredienti base sono lievito, sale, acqua e farina di grano duro. 

Le sue caratteristiche lo rendono molto funzionale al mondo , in quanto la sua ottima conservazione permetteva ai pastori, che restavano a lungo distanti da casa, impegnati nella cura delle greggi, di avere sempre a disposizione del pane che, opportunamente bagnato al momento del pasto, riacquistava la freschezza del pane di giornata.

Si ritiene che una sorta di pane carasau fosse prodotto già nell'età del bronzo, alla quale corrisponde la civiltà nuragica.

ANDREA B. (VA)