Mole Vanvitelliana


SARA

L'edificio venne realizzato nella prima metà del Settecento, su un progetto dell'architetto Luigi Vanvitelli. La struttura è caratterizzata da una forma pentagonale e da un'alta cinta muraria. La particolarità di questo edificio è di rappresentare una cittadella di per sé autosufficiente. Le sue dimensioni permettono di ospitare quasi duemila persone, di conservare enormi quantità di merci e di assicurarsi le riserve di acqua, data la presenza di un sistema di raccolta. Nella parte più interna si trovavano gli ambienti sanitari, destinati alla quarantena, mirati ad accertare l'integrità di persone e merci che arrivavano dalle rotte dei grandi traffici. All'interno si trova un cortile, al centro del quale è collocato un piccolo tempio intitolato a San Rocco, di stile neoclassico, rappresentante la parte esterna di una serie di cisterne per la raccolta dell'acqua, poste sottoterra. Verso la fine dell'Ottocento, il complesso viene adibito a raffineria dello zucchero, per poi ospitare una fabbrica di tabacchi nella prima metà del Novecento. Durante le due guerre mondiali, invece, venne utilizzato come sede militare. Dagli anni Novanta la Mole Vanvitelliana appartiene al Comune e attualmente ospita eventi artistici ed esposizioni temporanee.

SARA (VA)