Il fabbro di Fabriano


ELISA e SARA

Nello stemma di Fabriano campeggia un fabbro che batte il ferro sull'incudine.
Questo artigiano aveva la fucina sotto un ponte, presso un largo spiazzo sul greto del fiume, tra il quartiere di Poggio e quello di Castelvecchio.

Tutti, prima o poi, avevano bisogno di lui. Tra i suoi clienti c'erano due fratelli che si odiavano a morte, tanto da vivere lontani tra loro il più possibile: l'uno a Poggio e l'altro a Castelvecchio.  
Quando dovevano andare dal fabbro, evitavano di incontrarsi. Ma la curiosità era più forte del rancore e ciascuno dei due chiedeva  al fabbro informazioni sul fratello e su cioò che l'altro pensasse  dell'uno.
"Molto bene, messere! " rispondeva il bravo fabbro.
Un  giorno i due fratelli si incontrarono sul ponte e subito litigarono; se ne dissero tante che finirono per sfidarsi a duello.
Si trovarono così di fronte sul greto del fiume. Da lontano, la gente stava a guardare. Richiamato dal brusìo della folla e dal sbatacchiare delle lame, il fabbro accorse preoccupato gridando ai due di ricordarsi che erano fratlli. Essi  rimasero stupiti.
E, colti da un'improvvisa commozione, i due lasciarono cadere le armi e si abbracciarono.
In memoria di quella riconciliazione, gli abitanti di Fabriano scelsero la figura del buon fabbro per decorare lo stemma della loro città, stemma che è rimastotale fino a oggi.

LA MAESTRA (VA)