Totò


GIULIA(VA)

Totò, nato a Napoli il 15/02/1998, nome di arte di ANTONIO DECURTIS (poi  riconosciuto legalmente coll’aggiunta di vari  cognomi , quali Gagliardi Ducas Camneno di Bisanzi), è stato uno dei più grandi attori comici italiani del Novecento, soprannominato «il principe della risata», nonché compositore di canzoni e poeta.

E' considerato, anche in virtù di alcuni suoi ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano, campi dove si affermò particolarmente, ma si distinse anche al di fuori della recitazione, lasciando contributi come drammaturgo, poeta, paroliere, cantante.

Nato col nome Antonio Clemente, nel dopoguerra, approfittando della sospesa Consulta Araldica, spinto dalla sua innata comicità, riuscì nella beffa di farsi aggiungere vari cognomi divenendo all’anagrafe Antonio Griffo Focas Flavio Ducas  Cammeno  Porfirogenito  Gagliardi Curtis di  Bisanzio e quindi si fece illecitamente attribuire tra gli altri, i titoli nobiliari di “ Altezza imperiale, “Conte Palatino”, “Cavaliere del Sacro Romano Impero”, “Esarca di Ravenna”, “Duca di Macedonia e di Illiria”, “principe di Costantinopoli, di Tesaglia e del Peloponneso”, “C onte di Cipro e di Epiro”, “Duca di Durazzo”.

Il genio di Totò spaziò in tutti i generi  teatrali, dal varietà all’avanspettacolo sino alla rivista, passando per il cinema e interpretando in trent’ anni novantotto film.

Nel 1957, costretto ad abbandonare il palcoscenico perché colpito dalla cecità, continua a lavorare per il cinema e per la TV lasciandoci una serie di nove telefilm interpretati poco prima della sua morte.

Grande maschera della Commedia dell’Arte, accostato di volta in volta ai più grandi nomi della comicità come  Charlie Chaplin, ha conservato fino alla fine una sua unicità interpretativa.

Totò muore a Roma il 15 Aprile del 1967. Concluse la sua vita in condizioni di quasi cecità, per una grave forma di corioretinite probabilmente aggravata dalla lunga esposizione ai fari di scena.

(VA e VB)