Eraclea


GIACOMO D. e ANDREA C. (VA)

Nel territorio di Policoro sono ubicate due importanti colonie greche dell’Italia meridionale: Siris ed Eraclea.La prima fondata nel VII secolo a.C. dai Greci provenienti dall’ Asia Minore è stata distrutta nel VI secolo a.C. Al suo posto nel 433 a.C. viene fondata, dagli abitanti di Taranto la città di Eraclea. La città è situata su un’ altura tra i fiumi Agri e Sinni sui resti della città di Siris, e nel 374 a.C. fu scelta come capitale  della lega Italiota. Nel 280 a.C. la città fu teatro della battaglia di Eraclea tra Taranto e Roma. A questo periodo risalgono anche le tavole di Eraclea, attualmente conservate al museo Archeologico di Napoli, che sono tavole di bronzo con testi in greco riguardanti l’ ordinamento pubblico  e costituzionale della città. Alla fine della guerra tra Romani e Tarantini, Eraclea, come tutta la Lucania e la Puglia, cadde sotto il dominio romano. Nel 212 a.C. la città fu assediata e conquistata da Annibale. Successivamente diventò nuovamente una città fiorente. Le rovine sono attualmente visitabili insieme al Museo Nazionale di Policoro che custodisce la maggior parte dei reperti lì trovati. Dell’antica città nella parte bassa si possono notare il Tempio di Atena, di cui restano le fondamenta, e il tempio di Atena. Sull’ acropoli invece i resti della città si sono meglio conservati ed è visibile l’impianto urbano costituito da vie che si incrociano. A ovest è situato il quartiere dei ceramisti con le case con fornaci annesse. A sud e a ovest sono situate le necropoli.


ANDREA C. (VA)

ANDREA C. (VA)