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- La mia mamma è un albero magico venuto da Alberolandia per mettere radici sulla Terra.
Quando ero ancora un seme mi presero, mi piantarono e mi fecero
crescere. Il tutto molto velocemente per via di una tecnica di cui
parlavano gli umani.
La parte più dolorosa del mio viaggio è stata il
passaggio in fabbrica dove mi hanno totlo la chioma, i rami e la
corteccia, mi hanno diviso in parallelepipedi quadrati, tagliato fino a
diventare parallelepipedi esagonali, mi hanno infilato una mina e
dipinto.
Sono stata trasportata per giorni e giorni su un camion traballante - continuò camminando da intenditore.
-Poi un giorno, mentre dormivo, mi scaricarono e mi misero nella
vetrina di una cartolibreria con il nome di "la supermatita". Rimasi
lì per molto tempo perchè ero in fondo alla scatola. Un
giorno il ragioniere di cui ti ho parlato mi ha comprato, non per
scrivere, ma per accrescere la sua collezione. Allora mi offesi e
decisi di non scrivere più fino a quando non me ne fossi andata
di lì. Da lì a poche ore il ragioniere mi usò e
siccome non scrivevo mi buttò dalla finestra.... e poi il resto
lo sai.
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