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Una volta ero una matita normale come tutte le altre. Ero di
proprietà di un bambino di nome Giacomo. Un giorno caddi dal suo
zaiono e finii per terra. Uno scienziato mi vide e mi portò nel
suo laboratorio. Mi costruì come matita magica!!! E mi fece
spuntare la bocca, il naso e gli ochhi. Lo scienziato prese un pezzo di
carta, mi prese in mano e provò a disegnare un piatto di pasta e
vide che il piatto di pasta usciva dal foglio. Dopo alcuni giorni mi si
ruppe la punta e mi faceva molto male, quasi da piangere! Lo scienziato
mi fece la punta e sentivo ancora più male di prima! E' per
questonche mi vedi così bassa!
All'inizio ero di colore grigio e non mi piacevo, quindi domandai allo
scienziato se mi poteva cambiare colore e chiesi se mi poteva colorare
di rosso perché il rosso è il mio colore preferito.
Dopo due anni scappai di casa e andai a passeggiare per la camoagna.
Cammina, cammina arrivai in una bellissima città. Tutte le
persone che passavano mi chiedevano un autografo, però io
non potevo farglielo perché quando scrivevo il mio nome usciva
dal foglio e io non volevo far sapere che ero magica. Quando
passò un pulmino salii a bordo, lascia quella meravigliosa
città e mi diressi nel paese dove abito ora. Viaggiammo per
quattro ore, dopo due ci fermammo all'autogrill dove io bevvi mezzo
litro d'acqua e mangiai una brioches, poi ci avviammo verso la mia
città preferita: New York. Io mi addormentai, quando
arrivammo a destinazione mi svegliò il mio amico. Appena scesi
dal pullma un ragioniere che passava di lì mi raccolse, ma poi
mi scaraventò fuori dalla finestra dell'ufficio. |
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