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E la matita cominciò:
-
Ero appena stata fabbricata quando…
Mentre
la matita parlava arrivò Pietro Frassa, un amico di Camilla, che suonò il campanello della casa di Camilla.
La mamma di Camilla, aprì la porta e accompagnò Pietro nella camera di Camilla. Camilla era preoccupata, ma la matita si nascose sotto il letto e quando arrivò la mamma, Camilla disse velocemente:
- Ciao mamma, come stai?
La mamma sbatté le palpebre più volte in senso di incomprensione. Poi le rivolse la parola dicendole:
- E' arrivato Pietro, lo faccio salire?
Camilla
diventò rossa e perplessa per quello che sarebbe successo se Pietro fosse salito. La mamma svegliò Camilla rispondendo al suo silenzio:
-Ehi! Mi rispondi?
- Ehm...
Ah, sì, sì, fallo salire - disse Camilla inconsapevole di cosa stava per succedere.
La mamma scese di sotto e Pietro salì da Camilla, ma non la vide. La finestra era aperta. Camilla era saltata fuori e si era nascosta dietro un cespuglio fuori dalla casa per sentire la storia della matita.
La matita riprese:
- Ero
arrivata a quando ero stata fabbricata… Dunque, quel giorno ero su un aggeggio con dei rulli che mi trasportavano verso un cesto pieno di altre matite del mio stesso colore. Poi sono finita in un buco e di nuovo in quell’aggeggio con i rulli. Mi infilarono questa bella gomma. Per sbaglio rotolai sotto quei rulli e finì in una vasca con una sostanza verde…
Nel
frattempo Pietro avvertì la mamma di Camilla che Camilla non era in camera sua. La mamma corse in camera mentre fuori la matita continuava:
- ... sostanza
verde. Una mano mi prese e mi mise in una scatola e subito iniziai a parlare, quindi mi accorsi che la sostanza verde mi aveva fatto prendere vita. La scatola incominciò a muoversi. Alla fine del viaggio e aperta la scatola mi ritrovai su una mensolina di legno e mi attaccarono anche un foglietto bianco con una scritta nera.
- Allora,
come sei arrivata dal ragioniere? - chiese Camilla. La matita le rispose:
- Adesso te lo dico ma prima fammi dire una cosa. Allora, un giorno, dopo essere stata posata sulla mensolina, una mano mi prese e mi portò in un grande palazzo con scritto “Scuola”. Un bambino mi posò su una tavola di legno e avevo vicino un’altra matita io dissi:
- Ehi. Ma lei non mi rispose e allora capì che non era come me...
Camilla le chiese:
- Come
hai scoperto di avere anche il potere di animare ciò che disegni?
La matita le disse:
- L'ho scoperto quando la mano ha tracciato un disegno sul foglio e il disegno usciva fuori dal foglio. Allora una signora più grande di tutti ha preso uno stano oggetto, appoggiò le dita sull’oggetto e se lo portò sull’orecchio. Dopo un po’ arrivò un signore, era il padre del bambino, un ragioniere. Mi prese, uscì dalla porta e alla prima finestra che vide mi lanciò fuori e io finì sul marciapiede dove tu mi hai trovato.


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