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L'acquario di Genova

Ciascuno di noi ha scelto, lungo il percorso delle vasche, un animale su cui fare, a casa, un approfondimento e poi si è scritto da solo il testo al computer.

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IL LAMANTINO

Il lamantino è un grande mammifero con un corpo massiccio che si muove lentemente,

Questo mammifero marino vive in prossimità di lagune e grandi estuari, risalendo i fiumi anche per molte miglia, lungo le coste atlantiche occidentali, da Rhode Island (a Nord di New York) sino al bacino del Rio Doce (a Nord di Rio de Janeiro). Rimane in prossimità di bassi fondali e costituisce gruppi che possono raggiungere la ventina di individui, principalmente costituiti da femmine con i loro cuccioli.

Il lamantino ha un manto di colore grigio e marrone provvisto di uno strato di grasso sottocutaneo che ha la funzione sia di riserva di energia sia di protezione dal freddo, la pelle si stacca continuamente e ciò non permette alle alghe di attaccarsi, cosa che sarebbe inevitabile dato la vita molto rilassata e tranquilla che il lamantino conduce.

Il lamantino ha un muso molto arrotondato formato da due  labbra grandi, ha due occhi molto piccoli ed ha una vista debole, i denti vengono sostituiti continuamente in quanto si consumano molto velocemente a furia di masticare. È erbivoro e si nutre principalmente di piante marine. Passa molto tempo in cerca del cibo, strappando la vegetazione dal fondale grazie alle grandi labbra. È però in grado di sporgersi fuori dall'acqua, appoggiandosi alle radici aeree delle mangrovie per brucare le foglie delle fronde più vicine alla superficie.

Il lamantino è un animale pacifico e passa quasi tutto il resto della giornata a dormire  e a spostarsi sul fondo del mare in genere a pancia in giù.

Passa tutto il tempo sott'acqua però non può rimanervi per più di 15 minuti continuativi perchè dopo tale periodo deve risalire in superficie per respirare.

Non ci sono eventi particolari nella vita del lamantino e la sua vita scorre pertanto placida e serena in quanto vive in nicchie ecologiche, dove non sono presenti predatori e dove le temperature sono abbastanza costanti durante l'arco dell'anno per cui il cibo non manca mai. Forse per queste ragioni è un animale che socializza senza problemi anche con l'uomo.

FILIPPO E SIMONE




IL PESCE GATTO

Il pesce gatto, appartiene alla famiglia dei  “siluriformes”,  è un pesce d’acqua dolce che predilige i fondali sabbiosi di fiumi e laghi.

È privo di scaglie ed ha una forma abbastanza allungata  con una faccia larga provvista di otto barbigli: quattro sul mento, due lungo i fianchi della bocca e due vicino alle narici; ha inoltre la pinna dorsale e le pinne laterali provviste di aculei molto affilati che “esibisce” in posizione di battaglia.

Il pesce gatto ha una dieta abbastanza mite, mangia volentieri mais, pellettato e altro ancora.

Esistono molti tipi di pesci gatto, in Italia ne esistono tre e sono:

il pesce gatto comune, il pesce gatto americano, e il pesce gatto africano .

SARA







                                           

LO SQUALO

Nella bocca  dello squalo è presente la lingua mentre non ci sono ghiandole salivari. 
L’esofago è abbastanza largo ma breve e termina con lo stomaco. Quest’ultimo è largo, estendibile  ed in genere a forma di U. 

L’intestino, semplice e dritto, presenta dei rilievi della parete interna che aumentano di molto la superficie assorbente. Le sostanze di rifiuto escono all’esterno attraverso la cloaca, che è un’apertura comune per il sistema urinario, digerente e riproduttivo.

Il fegato è molto grande e può arrivare ai 25% del peso dello squalo. Questo organo ha la funzione sia di riserva energetica, che di organo idrostatico. Gli squali infatti non possiedono la vescica natatoria ed è il grande fegato, costituito in gran parte da ali più leggeri dell’acqua, tra cui lo squalene, a diminuire la densità del corpo e da aumentare la galleggiabilità. Il corpo si trova in posizione ventrale, vicino alle branchi ed è di dimensioni ridotte.

GABRIELE




         

       

IL POLPO

Il polpo è un mollusco molto diffuso nei bassi fondali, non oltre i 200 metri. 
Preferisce i fondali rocciosi, perché ricchi di nascondigli, fessure e piccole caverne in cui nascondersi: l'assenza di esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma, e di passare attraverso cunicoli molto stretti. 
Presente in tutti i mari e gli oceani, è molto diffuso anche nel Mar Mediterraneo.

Il polpo possiede 3 cuori e ha la capacità di cambiare colore molto velocemente e con grande precisione nel dettaglio. 
Sfrutta questa abilità sia per mimetizzarsi che per comunicare con i suoi simili. 
Caratteristica principale è la presenza di una doppia fila di ventose su ognuno degli otto tentacoli. 
Al centro degli otto tentacoli, sulla parte inferiore dell'animale, si trova la bocca che termina con un becco utilizzato per rompere gusci di conchiglie dei quali si nutre. 

Il corpo è lungo 15-30 cm, i tentacoli invece sono lunghi in media 70-90 cm,
ma in rari casi possono arrivare a 300 cm. In genere i maschi sono più grandi delle femmine.

Può spostarsi rapidamente espellendo con forza l'acqua attraverso un sifone,
che viene utilizzato anche per l'emissione dell'inchiostro nero usato in funzione difensiva per
confondere possibili predatori.
Talora usa acquattarsi sotto gli anfratti rocciosi del fondo marino, talora invece vive in tane preparate con pietre disposte in circolo.

RICCARDO                   
  
I DELFINI


  

Molte persone associano i delfini ai pesci.

Potrà sembrare strano, ma sebbene le abitudini e l’aspetto di questi animali inducano a cadere in errore, sono molto più simili a noi che ai pesci.

Il delfino è il mammifero acquatico piu' conosciuto e amato.

Esso è un mammiferi marino che nel corso dell’evoluzione si è perfettamente adattato all’ambiente acquatico però non può stare sott’acqua senza respirare, se non per pochi minuti.
Come tutti i mammiferi si accoppiano e danno alla luce dei piccoli che allattano attraverso le ghiandole mammarie.

Respirano  con i polmoni e hanno la capacità di tenere la temperatura corporea costante (Omeotermi).
Il loro corpo si presenta estremamente idrodinamico in modo da consentirgli di nuotare agilmente ed effettuare evoluzioni straordinarie tra le onde.

La pelle è molto liscia e senza peli, sotto di essa vi sono delle ghiandole che secernano del muco che contribuisce a far scivolare l’acqua sul loro corpo. 
La pinna dorsale serve per mantenere la direzione e l'equilibrio.
Il loro scheletro è assai debole,visto che non hanno alcun bisogno di sostenere il loro corpo.

La loro alimentazione varia dal pesce ai calamari sino ai crostacei. I molti denti piccoli e affilati non servono per masticare il cibo , che viene inghiottito intero, ma semplicemente per afferrare il pesce viscido.

Escludendo i delfini costieri, che conducono vita solitaria,gli altri si organizzano in gruppi che solitamente variano  da 20 a 100 individui.

Il loro futuro dipende in parte anche da noi.

Infatti molte specie di questi mammiferi sono a rischio di estinzione a causa delle invasive attività dell’uomo come la pesca , il traffico nautico e l’inquinamento.

             

ANDREA, BEA e NATASHA

                                           

 




LA FOCA

La foca è un mammifero acquatico. Insieme a leone marino e tricheco, fa parte dei pinnipedi.  I pinnipedi hanno muso corto, collo grosso e corpo flessibile e fusiforme. Hanno uno spesso pannicolo adiposo che favorisce il galleggiamento e aiuta a mantenere stabile la temperatura corporea. Hanno un eccellente udito e una buona visione anche nelle acque profonde.  Le lunghe vibrisse accrescono il senso del tatto.

Le foche, come i trichechi e i leoni marini, sono carnivore e si nutrono di pesci, ma anche di aragoste e polpi.

Le foche si immergono oltre i 100 metri di profondità e possono rimanere sott’acqua per più di un’ora. I pinnipedi sono gli unici mammiferi acquatici che non hanno abbandonato completamente la terraferma. Camminano sul terreno grazie alle pinne posteriori.

Nella stagione riproduttiva, i maschi lottano ferocemente tra loro sulle spiagge per decidere chi può conquistare la femmina. La gravidanza dura da 8 a 15 mesi e la foca partorisce un piccolo per volta. Il parto avviene sulla terraferma.

Esistono diverse specie di foche. All’acquario abbiamo visto la foca comune, che ha mantello di colore dal bruno al grigio con piccole chiazze. E’ lunga da 1,5 a 2 metri e pesa da 55 ai 150 Kg. Si nutre di aringhe, anguille, naselli.

ANDREA

I PIRANHA 

I piranha sono un gruppo di pesci d'acqua dolce che vivono in fiumi e lagune del Sudamerica. Normalmente sono lunghi dai 15 a i 25 cm. Sono celebri per i loro denti affilati e un appetito  vorace per la carne.

Si trovano generalmente nel Rio delle Amazzoni e nei fiumi della  Guyona e del Paraguay.

Il suo aspetto è simile ad un qualsiasi pesce di fiume, il corpo è molto alto e compresso lateralmente. Le squame sono piccole, il colore varia, a seconda della specie, dal verde opaco, con sfumature, al nero fino a toni argentati. E' rapido, ha muscoli potenti e può spostarsi molto velocemente. 

La caratteristica che distingue la specie è la bocca simile a quella di una tagliola. La mascella inferiore, molto pronunciata è armata con una fila di grandi denti triangolari, molto affilati, i cui margini incidono perfettamente con quelli dei denti della mascella superiore, più piccoli, ma ugualmente molto affilati. Questa struttura insieme hai potenti muscoli delle mascelle rende la bocca del Piranha uno strumento in grado di tranciare di netto e con un solo morso un boccone di carne della preda. Il piranha attacca principalmente altri pesci e piccoli animali quando è solo, occasionalmente aggredisce grandi animali, ma quando succede il risultato è devastante. 

La pericolosità del piranha sta nel numero, un branco medio-grande di un centinaio di esemplari può spolpare in pochi minuti una pecora o un cavallo e mentre succede l'acqua tutt'intorno sembra letteralmente ribollire.

MATILDE

















I PINGUINI 

Dove vivono i pinguini fa molto freddo il Polo Sud e il suo corpo è molto 
grasso per trattenere il calore .

Il pinguino è un grosso uccello con le ali in realtà sono pinne che servono per nuotare tra alcuni pinguini è il papà che cova le uova e la mamma gli da il cambio quando nasce il piccolo.

I pinguini vivono in gruppi molto numerosi, a volte per difendersi dal freddo formano grandi spirali e ogni pinguino si muove velocemente insieme agli altri.

Ed esistono delle specie e sono: il pinguino imperatore, il pinguino reale, il pinguino Crestato, il pinguino Adelia e il pinguino artico.  


MANUEL





 





I PINGUINI

L'origine dei pinguini è oscura. Probabilmente essi rappresentano l'evoluzione di uccelli simili al gabbiano. Hanno vissuto in uno stato in cui erano in grado sia di nuotare che volare; oggi non sanno più volare, ma sono ottimi nuotatori e tuffatori. Usano le ali come pinne per avanzare nell'acqua dove si muovono con agilità ed eleganza saltando fuori ad intervalli regolari come i delfini, per respirare.

I pinguini vivono sulle coste dell'emisfero meridionale, da Polo Sud fino addirittura alle Galapagos, vicino all'equatore.
Esistono 17 specie di questi uccelli di dimensioni molto diverse : dal “ pinguino imperatore”, che è alto 1m e 20 cm e pesa 40 kg al” pinguino minore”, che è alto 30 cm e pesa poco più di un kg. Sono stati trovati scheletri di pinguini che raggiungevano i 2 mt. di altezza.
Sono uccelli dalla vita molto lunga che,in media,dura 15, anche 20 anni.

I pinguini si nutrono di pesci, crostacei e calamari, ma anche di sardine e acciughe; per raggiungere le loro prede sono capaci di immergersi a notevoli profondità e per tempi molto lunghi.

A loro volta, i pinguini sono il cibo preferito di grandi predatori come l'orca, la foca leopardo e il leone marino che sono gli unici sufficientemente veloci per attaccarli. 

Come sono agili in acqua, così sono impacciati sulla terraferma: camminano lentamente e dondolandosi.

Durante il periodo della riproduzione si recano sulla terraferma in colonie di migliaia di individui e cercano un terreno adatto per deporre le uova (1 o 2).

Durante la cova, che dura dai 30 a 60 giorni, i genitori si alternano in questo compito, ad eccezione dei maschi dei pinguini imperatori che sono gli unici responsabili delle uova: la femmina depone un solo uovo che viene affidato al maschio che lo ncuba tenendolo tra le zampe, lo protegge dal freddo in una piega della sua pelle e senza muoversi e senza mangiare rimane in piedi per due mesi. In tutte le altre specie, invece, mentre un genitore cova, l'altro si procura il cibo in mare, in modo che le uova non vengano mai abbandonate. Infatti oltre a proteggere dal freddo le uova, i genitori devono proteggerle dagli altri uccelli predatori, come i gabbiani e addirittura dagli stessi pinguini che hanno la cattiva abitudine di rubare le uova agli altri.

Quando rompe il guscio il piccolo si sdraia sulle zampe del padre dove viene protetto per altri due mesi. La mamma lo nutre e da il cambio al padre.

Quando crescerà comincerà ad andare a cercare il cibo in mare da solo, viene considerato adulto all'età di 1 anno.

I pinguini si riconoscono tra loro attraverso dei segnali sonori che si sentono anche nel raggio di 1 km.

 MANUELE









I PINGUINI 

I pinguini vivono sui ghiacciai del Polo Sud e anche sulle coste del Cile e del Perù. Sono di colore bianco e nero e sono alti all'incirca 70 cm, il più grande che supera il metro d'altezza è il pinguino Imperatore.

Il pinguino è un uccello che non sa volare, ma in compenso nuota come un pesce ed è molto veloce.

 Durante l'evoluzione ha trasformato le ali in vere e proprie pinne. I compiti tra maschio e femmina sono equamente suddivisi. La femmina depone un uovo alla volta che lo lascia al maschio che lo cova.

 Durante questo periodo la femmina va in mare per far provviste di pesce così, potrà nutrire il piccolo appena nasce.

ELISA









IL CAIMANO NANO

Il caimano nano, è forse il più piccolo coccodrillo esistente sulla faccia della terra .

Generalmente , da adulto misura 1,5mt di lunghezza.

Il caimano è un rettile che appartiene alla famiglia degli alligatori.

La bocca è fornita di circa 80 denti e mascella dalla enorme forza.

GIACOMO C.

                                           

LE MEDUSE

Le meduse sono animali marini planctonici, una volta facevano parte dei celenterati.

Hanno un ciclo di vita che si conclude dopo la riproduzione sessuata, sono di diverse dimensioni sino ad arrivare a 2/5 m di diametro.

La forma generica di una medusa è quella di un polipo rovesciato dove si riconosce una zona superiore convessa detta ombrella e una zona concava al centro dove è posta la bocca; dal margine si propagano i tentacoli urticanti a scopo di difesa e predazione.

Possono avere forma ad ombrello che si chiama cubozoi.

 Il loro corpo è composto dal 98% d'acqua.

I loro tentacoli hanno cellule che si chiamano Cnidociti che si attivano quando vengono toccate.

 Esistono tanti di meduse, le più comuni nel Mare Mediterraneo sono:

LA CASSIOPAEA

LA PELAGIA

IL POLMONE DI MARE

Le meno comuni sono:

    LA AURELIA

     LA CRHYSAORA O MEDUSA BRUNA

    LA MACULATA AUSTRALIANA.

LE CUBOMEDUSE, diffuse nei mari tropicali, sono di piccole dimensioni, al massimo di 15 cm; esse sono tuttavia sono molto pericolose e anche mortali.   

LA CRHYSAORA vive prevalentemente nell'oceano Pacifico e viene chiamata medusa compasso per il disegno sull'ombrella, il diametro può arrivare a 30 cm e i tentacoli fino ad 1m e mezzo; il veleno in essi non è particolarmente urticante per l'uomo.

GIACOMO D.








LE MEDUSE

La medusa rappresenta una fase della vita dei Celenterati, durante la quale si lascia trasportare dalle correnti marine. Il corpo è una sorta di sacco, la cui cavità funge da intestino (anche se la digestione, più che nella cavità, è effettuata nelle cellule che la tappezzano), e da vari tentacoli.

Inoltre, è presente un’unica apertura che permette l’entrata e l’uscita del cibo. Per alcuni periodi, il sacco è ancorato al suolo marino con i tentacoli e la bocca rivolti verso l’alto, e viene chiamato polipo; in altri periodi, nuota nell’acqua tenendo bocca e tentacoli rivolti verso il basso ed è chiamato medusa. I tentacoli permettono di convogliare il cibo verso la bocca.
La struttura di base è rappresentata dal polipo, che misura non più di 1-2 cm. Esso vive a lungo e può generare altri polipi (così da sembrare immortale) e talvolta delle meduse. Queste ultime non sono altro che dei polipi un po’ appiattiti e capovolti, così da essere completamente libere di muoversi. La medusa si differenzia dal polipo, non solo per il fatto di non essere ancorata al suolo, ma anche per la consistenza gelatinosa del corpo (costituita da oltre il 90% di acqua). Il diametro della medusa varia dai pochi centimetri sino ai due metri.

VITA ED ABITUDINI
Questi animali posseggono un modesto apparato muscolare, nervoso e sensoriale. Nonostante ciò, si tratta di predatori, capaci di uccidere crostacei, molluschi vermi e pesci di varia dimensione. Non sorprende, quindi, scoprire che posseggono delle cellule urticanti che vengono utilizzate ogni volta che un animale viene sfiorato da un celenterato. Il liquido urticante è costituito di sostanze che possono provocare difficoltà respiratorie e circolatorie.

Nell’uomo il liquido urticante provoca solitamente reazioni cutanee.
Talvolta la riproduzione è asessuata: quando per gemmazione dai polipi solitari, o talvolta dalle meduse, si staccano dei piccoli polipi secondari o delle piccole meduse; oppure quando il polipo si riproduce per strobilazione, ossia subisce una serie di divisioni trasversali, ricordando una pila di piatti, e da ogni piatto si genera una medusa. Altre volte si verifica la riproduzione sessuata quando le cellule riproduttive derivano da individui diversi.

La riproduzione asessuata è relativamente veloce, semplice e garantisce un gran numero di nati.Il grande limite è che tutti i nuovi individui sono identici tra loro. La riproduzione sessuata, invece, comporta l’incontro delle cellule riproduttive appartenenti ad individui diversi: per

Questo motivo le meduse creano degli sciami e i polipi vivono vicini.
NICOLO'
IL PESCE CARDINALE











IL PESCE CHIRURGO

La famiglia Acanhturidae comprende 81 specie d’acqua salata, conosciute comunemente come pesce chirurgo o pesce unicorno. Le specie della famiglia sono diffuse nelle zone tropicali di tutti i mari e gli oceani. Sono particolarmente comuni negli oceani Indiano e Pacifico dove vive la maggioranza delle specie.

Sono pesci dal corpo ovale e compresso lateralmente. L’occhio e’ posto in alto e la bocca, piccola, spesso e’ collocata su un muso appuntito.

Alcune specie del genere naso hanno una vistosa appendice appuntita o tuberiforme sulla fronte.
La spina dorsale e’ unica e porta alcuni raggi spinosi. Le scaglie sono piccole. Interessante e’ la capacita’ espressiva di tutte le specie della famiglia: un individuo spaventato, inquieto o ammalato appare piu’ pallido.

I pesci chirurgo devono il loro nome comune e la loro forma a un’importante arma di difesa: una sorta di coltellino retrattile presente su ognuno dei due fianchi del peduncolo caudale, estremamente affilato (come bisturi) ed utilizzato da queste specie come strumento di difesa: queste lame a mezza luna vengono infatti erette soprattutto a scopo dimostrativo.Per esaltarne l’importanza molte specie presentano vistose colorazioni nel peduncolo caudale (o addirittura direttamente il bisturi colorato).

La maggioranza delle specie e’ erbivora e si ciba brucando le alghe.
Molto specie sono da tempo pescate nei luoghi d’origine per essere venduti (a caro prezzo) agli allevatori appassionati di acquari marini. Sono spesso ospiti degli acquari pubblici.

GRETA

IL SARAGO

L’ habitat del nostro sarago è rappresentato dai fondali rocciosi, solitamente a basse profondità  in cui sia presente la vegetazione, può anche trovarsi sul fondale sabbioso misto a rocce o comunque in prossimità di anfratti rocciosi dove è solito rifugiarsi e nascondersi un numero molto elevato di individui.
Si ciba di invertebrati vari, quali soprattutto crostacei e piccoli molluschi. Il sarago maggiore ha un corpo piuttosto ovale e compresso ai lati della bocca; soprattutto negli esemplari adulti, presenta denti ben pronunciati.
Come in tutti i saraghi è presente un’unica spina dorsale. La colorazione è generalmente argentea con diverse fasce verticali colore nerastro che in casi eccezionali supera il peso di 1,5 Kg.
Le sue corna sono considerate speciali.

DAVIDE