Museo di Campomorone 12 aprile 2012 |
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Giovedì mattina
siamo andati al museo di Campomorone, il tempo era abbastanza bello e
l'aria era fresca. C'era anche la 3° C, ci siamo dati appuntamento
in fondo a via Giulia, quella mattina mi sentivo piena di energia e
molto contenta. Quando siamo arrivati al museo ci ha accolto una
signora che ha spiegato molte cose, ci ha fatto accomodare in una
sala con intorno due vetrine contenenti crani di uomini che sono
vissuti migliaia di anni fa. Un uomo in particolare mi ha colpito
perchè era ridicolo, aveva la mascella molto tozza. (Greta) Quando siamo arrivati al museo della preistoria eravamo tutti entusiasti perchè potevamo vedere le cose che abbiamo studiato.(Manuele) Una teca mostrava l'evoluzione della specie umana, mentre l'altra mostrava come viveva l'uomo di Cro-Magnon. (Matilde) Nelle vetrine c'erano dei modellini di grotte con dentro gli uomini primitivi. La signora Marina ci ha spiegato in particolare che l'homo Erectus si chiama anche homo Ergaster - (Giacomo D) - era chiamato così, ma gli studiosi avevano fatto un errore perchè lo scheletro sembrava eretto, ma non lo era ancora del tutto. (Riccardo) Ci ha detto che gli uomini preistorici usavano ilraschiatoio, ma lo sapevo già, però abbiamo scoperto che c'erano venti forme diverse di raschiatoio. (Gabriele) Abbiamo visto anche delle foto che mostravano le pitture rupestri , erano bellissime;hoscoperto che forse gliuomini della preistoria eranopiù intelligenti di noi. (Beatrice) |
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Bisognava scegliere la
foto di un animale e osservarlo a lungo. Abbiamo disegnato
quell'animale su un foglio senza mai guardare l'immagine di partenza e
poi l'abbiamo ridisegnato con un carboncino su una parete come se fosse
un graffito. Disegnato il graffito l'abbiamo colorato con un
pezzo di cuoio usando il giallo e il rosso. Per fare il colore ci hanno
dato minerali polverizzati e mischiati nell'acqua. Finito il disegno abbiamo ripassato di nero il bordo per definire meglio i contorni. (Elisa - Andrea C - Greta) |
Natasha
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Io ho scelto di fare la
collana, il materiale usato era una pietra, una conchiglia e uno spago.
Dovevamo consumare una conchiglia sfregandola sulla pietra, era
faticoso, ma poi sono riuscito a fare il buco. (Elias) Nel laboratorio sulla lavorazione della conchiglia abbiamoimparato a forarlaper creare delle collane; personalmente ero molto entusiasta perchè ho forato per primo le conchiglie e ho potuto aiutare anche i miei compagni. (Manuele) |
GIACOMO D
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NATASHA
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ALCUNE DELLE
PITTURE RUPESTRI FATTE IN CLASSE
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FILIPPO
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SCENE DI CACCIA AL MAMMUT |
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