ESTATE 2005
Caro amico, cara amica,
saluti dalla città di Patna!
Il
2004 è stato per noi un anno difficile, durante il quale abbiamo
dovuto affrontare situazioni di emergenza nei due stati di Bihar e
Jharkhand, il primo colpito da inondazioni devastanti, il secondo da
una grave siccità.
Nei
mesi di luglio e agosto 2004, circa 21 milioni di persone sono state
colpite dall’inondazione dei due fiumi più importanti del
Bihar, Burhi Gandhak e Bagnati; la più grave degli ultimi 15
anni. Le fasce più povere della popolazione sono state le
più colpite perché incapaci di affrontare la situazione.
Per rispondere all’emergenza, abbiamo fornito cibo, alloggio,
vestiti, servizi igienici, assistenza medica e acqua potabile a circa
100.000 fra le persone più povere ed emarginate. Allo stesso
tempo, le abbiamo aiutate ad organizzarsi perché potessero
reclamare i propri diritti in tali situazioni, attraverso corsi e
discussioni di gruppo.
La
popolazione dello stato di Jharkhand invece da ben quattro anni soffre
a causa di una grave siccità, che ha causato molte vittime in
diverse aree. Collaborando con altre organizzazioni, abbiamo combattuto
la situazione su due fronti. Oltre a provvedere immediatamente a
fornire cibo e acqua, abbiamo organizzato proteste in tutto lo Stato e
nella capitale per richiedere al governo di fornire gli aiuti e un
lavoro. Il governo ha così deciso di assumere queste persone per
la costruzione di strade e laghetti artificiali, pagandole a giornata,
in modo che potessero sostenere le loro famiglie.
ActionAid
International India si è inoltre impegnata per la difesa dei
diritti dei bambini disabili che generalmente non ricevono istruzione
perché discriminati dalla comunità e dalle loro stese
famiglie. Grazie alla nostra collaborazione con il governo e
all’impegno dei genitori, circa 2.500 bambini disabili ora
frequentano le scuole primarie statali. Abbiamo anche avviato un
programma sanitario grazie al quale circa 1.800 persone affette da
disabilità mentali stanno ricevendo le cure adeguate con terapie
di gruppo a casa. E’ nostra convinzione che questi pazienti
possano guarire se curati presso le loro famiglie e all’interno
della comunità invece che in una struttura per malati mentali.
Grazie per il supporto che ci dai. Insieme, porteremo un po’ di luce nella vita di tante persone povere ed emarginate.
Con i più cordiali saluti,
Pushpendra Kumar
Direttore regionale