Lo tsunami ha ucciso 18.000 persone e ne ha lasciate altre 300 senza
casa. In maggio e in giugno molti contadini hanno perso tutti i loro
racconti a causa della siccità. Le improvvise inondazioni dei
mesi estivi hanno distrutto le abitazioni di oltre un milione di
persone negli stati del Gujarat, Maharashtra, Karnataka e Tamil Nadu.
In ottobre, un devastante terremoto nei territori di Jammu e Kashmir,
ha lasciato dietro di sé 1.700 morti e 50.000 famiglie senza
casa.
In tutte queste emergenze ActionAid International India e le
organizzazioni locali con cui lavora hanno assicurato cure e soccorsi
immediati ai sopravvissuti. A oltre 10.000 famiglie scampate allo
tsunami abbiamo fornito pasti caldi, acqua da bere, alloggi temporanei,
cure mediche e assistenza psicologica. In risposta alle terribili
inondazioni siamo intervenuti distribuendo derrate alimentari e alloggi
provvisori ai più poveri. In Jammu e Kashmir continuiamo a
offrire aiuti alimentari e oggetti di prima necessità alle 5.000
famiglie colpite e rifugi temporanei ad altre 3.000.
Discriminazioni contro i Koraga
Girish Saural della
comunità nomade Koraga, ci ha raccontato come la sua vita
è cambiata grazie al sostegno di ActionAid International.
Diritti prima di tutto
Dopo una serie di consultazioni con il nostro personale e le
organizzazioni con le quali lavoriamo, siamo giunti alla stesura della
nuova strategia: “Diritti prima di tutto: insieme per fermare la
povertà”, che guiderà il nostro lavoro nei prossimi
cinque anni.
Questa strategia analizza i temi emergenti, a livello internazionale e
nazionale, e il ruolo che noi possiamo giocare per combattere sempre
più efficacemente povertà e ingiustizie. Con essa,
riaffermiamo il nostro impegno al fianco dei più poveri, per
assicurare loro diritti e dignità.
Siamo consapevoli dell’urgenza e della necessità di
un’azione strategica con i dalit (le persone appartenenti alla
casta più bassa secondo il sistema gerarchico delle caste) e le
popolazioni tribali, le comunità più arretrate, le
minoranze, le donne, le persone malate di HIV e AIDS, le prostitute, le
vittime del traffico di persone e quelle di disastri
naturali e causati
dall’uomo. Tutti loro devono poter allearsi e formare una rete a
livello locale, nazionale e globale.
E’ necessaria una particolare attenzione ai diritti di donne,
bambini e disabili, che richiede un impegno costante con i governi e
altre istituzioni, nonché con gli enti internazionali.
Assicurare diritti e servizi fondamentali
Nel 2005, abbiamo coinvolto nel nostro lavoro 300 associazioni e gruppi
comunitari, raggiungendo più di 5 milioni di poveri.
A Kurmool, nell’Andhra Pradesh, abbiamo sostenuto, in 347
villaggi, 100.000 dalit a formare 17 società appaltatrici di
mano d’opera, che hanno realizzato dei lavori pubblici, come la
costruzione di spartiacque, lavoro nelle miniere, massicciata di strade
ecc.
Grazie a questa opportunità di lavoro, 584 famiglie dalit,
migrate in altre parti del paese, sono potute tornare ai loro villaggi.
Le donne hanno giocato un ruolo chiave nella realizzazione dei lavori
pubblici e questo ha incrementato la loro volontà di partecipare
alle attività di sviluppo.
I bambini hanno avuto l’opportunità di frequentare le
scuole statali. Nel distretto Sundergarh di Orissa,
l’associazione con cui collaboriamo, SGUP, ha ottenuto dal
governo l’autorizzazione per la costruzione di 23 centri
educativi nei lontani villaggi tribali e quindi ora più di 1000
bambini possono imparare a leggere e a scrivere. Inoltre, per
incoraggiare il talento innato di questi bambini per canto, danza,
musica, recitazione e sport, è stato organizzato da SGUP un
festival presso la scuola di Fuljhar, cui hanno partecipato 350 bambini
(190 maschi e 160 femmine) e i loro genitori, provenienti da 14
villaggi.
Conoscere i propri diritti
Sushila, che vive a Talwad, nel Bidar, racconta...
Sushila è stata assunta da Sahyog e lavora al progetto per la
prevenzione della violenza contro le donne, sostenuta dalla
comunità e dalle altre associazioni femminili. Sushila sorride
felice.
Oltre ai corsi di formazione, abbiamo spinto le persone a organizzarsi
per intraprendere azioni collettive a difesa dei loro diritti e per la
promozione dell’uguaglianza. I partecipanti discutono di
sanità, educazione, alimentazione, acqua potabile, uguaglianza
tra uomo e donna e autogoverno.
Nel Gujarat, sono state organizzate 122 assemblee di villaggio con la
partecipazione di quasi 3700 abitanti. Si sono tenuti anche 22 incontri
con la partecipazione di 1966 persone provenienti da 245 diversi
villaggi, e altri 18 a livello di distretto, per un totale di 75
villaggi, cui hanno assistito 796 persone. Queste sono soltanto alcune delle attività che abbiamo portato
avanti per e insieme ai più poveri ed emarginati. Siamo riusciti
a garantire i loro diritti a istruzione, lavoro, cure sanitarie,
alloggi e, cosa più importante, ad avere una vita dignitosa.
Sono piccoli passi, ma significativi, resi possibili anche grazie al tuo sostegno,
e che ci danno il coraggio di continuare questo lungo viaggio
verso giustizia, uguaglianza e pace. Grazie!