Aggiornamenti da East Champaran

INVERNO 2005 - 2006

INDIA: TRA EMERGENZA E DIRITTI

Lo tsunami ha ucciso 18.000 persone e ne ha lasciate altre 300 senza casa. In maggio e in giugno molti contadini hanno perso tutti i loro racconti a causa della siccità. Le improvvise inondazioni dei mesi estivi hanno distrutto le abitazioni di oltre un milione di persone negli stati del Gujarat, Maharashtra, Karnataka e Tamil Nadu. In ottobre, un devastante terremoto nei territori di Jammu e Kashmir, ha lasciato dietro di sé 1.700 morti e 50.000 famiglie senza casa.
In tutte queste emergenze ActionAid International India e le organizzazioni locali con cui lavora hanno assicurato cure e soccorsi immediati ai sopravvissuti. A oltre 10.000 famiglie scampate allo tsunami abbiamo fornito pasti caldi, acqua da bere, alloggi temporanei, cure mediche e assistenza psicologica. In risposta alle terribili inondazioni siamo intervenuti distribuendo derrate alimentari e alloggi provvisori ai più poveri. In Jammu e Kashmir continuiamo a offrire aiuti alimentari e oggetti di prima necessità alle 5.000 famiglie colpite e rifugi temporanei ad altre 3.000.

Discriminazioni contro i Koraga
Girish Saural della comunità nomade Koraga, ci ha raccontato come la sua vita è cambiata grazie al sostegno di  ActionAid International.

Diritti prima di tutto
Dopo una serie di consultazioni con il nostro personale e le organizzazioni con le quali lavoriamo, siamo giunti alla stesura della nuova strategia: “Diritti prima di tutto: insieme per fermare la povertà”, che guiderà il nostro lavoro nei prossimi cinque anni.
Questa strategia analizza i temi emergenti, a livello internazionale e nazionale, e il ruolo che noi possiamo giocare per combattere sempre più efficacemente povertà e ingiustizie.
Con essa, riaffermiamo il nostro impegno al fianco dei più poveri, per assicurare loro diritti e dignità.
Siamo consapevoli dell’urgenza e della necessità di un’azione strategica con i dalit (le persone appartenenti alla casta più bassa secondo il sistema gerarchico delle caste) e le popolazioni tribali, le comunità più arretrate, le minoranze, le donne, le persone malate di HIV e AIDS, le prostitute, le vittime del traffico di persone e quelle di disastri
naturali e causati dall’uomo. Tutti loro devono poter allearsi e formare una rete a livello locale, nazionale e globale.
E’ necessaria una particolare attenzione ai diritti di donne, bambini e disabili, che richiede un impegno costante con i governi e altre istituzioni, nonché con gli enti internazionali.


Assicurare diritti e servizi fondamentali
Nel 2005, abbiamo coinvolto nel nostro lavoro 300 associazioni e gruppi comunitari, raggiungendo più di 5 milioni di poveri.
A Kurmool, nell’Andhra Pradesh, abbiamo sostenuto, in 347 villaggi, 100.000 dalit a formare 17 società appaltatrici di mano d’opera, che hanno realizzato dei lavori pubblici, come la costruzione di spartiacque, lavoro nelle miniere, massicciata di strade ecc.

Grazie a questa opportunità di lavoro, 584 famiglie dalit, migrate in altre parti del paese, sono potute tornare ai loro villaggi. Le donne hanno giocato un ruolo chiave nella realizzazione dei lavori pubblici e questo ha incrementato la loro volontà di partecipare alle attività di sviluppo.
 I bambini hanno avuto l’opportunità di frequentare le scuole statali. Nel distretto Sundergarh di Orissa, l’associazione con cui collaboriamo, SGUP, ha ottenuto dal governo l’autorizzazione per la costruzione di 23 centri educativi nei lontani villaggi tribali e quindi ora più di 1000 bambini possono imparare a leggere e a scrivere. Inoltre, per incoraggiare il talento innato di questi bambini per canto, danza, musica, recitazione e sport, è stato organizzato da SGUP un festival presso la scuola di Fuljhar, cui hanno partecipato 350 bambini (190 maschi e 160 femmine) e i loro genitori, provenienti da 14 villaggi.

Conoscere i propri diritti
Sushila, che vive a Talwad, nel Bidar, racconta...


Sushila è stata assunta da Sahyog e lavora al progetto per la prevenzione della violenza contro le donne, sostenuta dalla comunità e dalle altre associazioni femminili. Sushila sorride felice.
Oltre ai corsi di formazione, abbiamo spinto le persone a organizzarsi per intraprendere azioni collettive a difesa dei loro diritti e per la promozione dell’uguaglianza. I partecipanti discutono di sanità, educazione, alimentazione, acqua potabile, uguaglianza tra uomo e donna e autogoverno.
Nel Gujarat, sono state organizzate 122 assemblee di villaggio con la partecipazione di quasi 3700 abitanti. Si sono tenuti anche 22 incontri con la partecipazione di 1966 persone provenienti da 245 diversi villaggi, e altri 18 a livello di distretto, per un totale di 75 villaggi, cui hanno assistito 796 persone. Queste sono soltanto alcune delle attività che abbiamo portato avanti per e insieme ai più poveri ed emarginati. Siamo riusciti a garantire i loro diritti a istruzione, lavoro, cure sanitarie, alloggi e, cosa più importante, ad avere una vita dignitosa.


Sono piccoli passi, ma significativi, resi possibili anche grazie al tuo sostegno,
e che ci danno il coraggio di continuare questo lungo viaggio
verso giustizia, uguaglianza e pace. Grazie!