Caro
amico,
la gioia di scriverti è grande, perché insieme staimo migliorando la vita di
molte persone, tra le più vulnerabili al mondo.
Soprattutto in un paese come l'India, colpito frequentemente da calamità
naturali, come le recenti alluvioni che hanno lasciato senza casa milioni di
persone, il nostro costante aiuto è più che mai prezioso.
Noi siamo sempre al loro fianco. Sono persone come Bhagrati, Devsu e Saavi,
donne e bambine a cui, con il tuo sostegno, hai già assicurato un futuro
migliore.
Per
il resto della loro vita, ogni gioia sarà accompagnata da un pensiero, un
sorriso, rivolto anche a te: quando la piccola Bhagrati sarà una donna
indipendente e avrà un lavoro, quando Devsu potrà lasciare la terra in eredità
ai suoi figli o ancora quando Saavi aiuterà un’altra donna come lei a
riscattarsi dalle violenze subite.
Ti invito
a leggere queste pagine pensando a tutto questo e a quante altre vite potrai
ancora cambiare, continuando a portare avanti il tuo sostegno a distanza.
Ti
ringrazio per il tuo aiuto e ti auguro buona lettura.
Rasmi
Shetty - Responsabile
Sostenitori
|
|
Il coraggio di studiare e cambiare vita
“Per andare a
scuola, dovevo camminare per 10 chilometri. Ma in molte ribù, i bambini come me
fanno lavori pesanti o pericolosi, come scendere nelle miniere” racconta
Bhagrati.
Nelle tribù
dell’India, circa il 90% delle donne è analfabeta. Ma anche i dati nazionali
sono sconfortanti: una ragazza su tre con meno di 15 anni non è mai andata a
scuola.
“Quando mia
mamma è morta, mi sono presa cura delle mie sorelle: sempre più spesso,
restavamo sole. Ogni giorno vedevo i miei amici andare a scuola e soffrivo
molto. Un giorno, gli operatori di ActionAid sono venuti e hanno parlato con
mio papà. In quel momento, ho trovato il coraggio e gli ho detto che volevo
studiare. E lui, con le lacrime agli occhi, mi ha dato il permesso di farlo,. Da
quel giorno la mia vita è tornata a risplendere, finalmente posso studiare anch’io!”
Da più di un anno
Bhagrati va a scuola ogno giorno, insieme a 150 ragazzi che, come lei,
avevano smesso di studiare. Un traguardo importante che mira ad un
futuro migliore.
|
|
Donne libere dalla violenza domestica
“Tre anni fa
ho sposato mio marito e dopo poco sono rimasta incinta. Alla nascita di nostra
figlia, lui è andato su tutte le furie perché voleva un maschio”, racconta
Saavi.
“Un anno e
mezzo dopo, un’altra gravidanza. Quando si è scoperto che era una bambina, ha
iniziato a essere violento, per punirmi di non avergli dato un maschio.
Cominciò a farlo ogni giorno, protetto dalle mura di casa”.
Saavi era una
delle tante donne vittime di abusi domestici. Un giorno, sfinita dalle violenze del marito, ha deciso
di raccontarle a uno dei Gruppi per le Donne organizzati da ActionAid. È stato
allora che, grazie al sostegno delle donne che ha conosciuto, ha deciso di
affrontarlo.
“Alcuni giorni
dopo, ho detto a mio marito che doveva vergognarsi. Conoscevo le leggi che mi
proteggevano e gli ho promesso che se lo avesse ancora fatto, lo avrei
denunciato. Da quel giorno è totalmente cambiato e io posso vivere felicemente
con la mia famiglia!”
|
|
La terra un bene primario per tante famiglie
“La foresta è
sempre stata la nostra casa. Un giorno, lo Stato ha iniziato ad allontanarci.
Tanti giovani avevano iniziato a scappare nelle città, senza tornare più. Leggi
che avrebbero dovuto difendere sia noi che la foresta, ci stavano rovinando”,
racconta Devsu, della tribù Korku.
“ActionAid mi
ha aiutato a confrontarmi con le istituzioni, che mi hanno assegnato 3 ettari
di terra e insegnato a usare tecniche di agricoltura sostenibile.” Grazie all’Atto
sui Diritti della Foresta, circa 3000 famiglie hanno ricevuto la terra che era
stata dei loro padri e le richieste continuano. Di queste, oggi più di 500
coltivano secondo i principi dell’agricoltura sostenibile.
Ma non ci siamo
fermati qui! Con una campagna di sensibilizzazione, abbiamo aperto un dialogo
fra le istituzioni statali e le tribù che erano state private della loro terra.
|
|