Comunicazioni


ESTATE 2015

Caro sostenitore
è una gioia per me raccontarti i cambiamenti che, attraverso il nostro lavoro, hanno toccato la vita delle persone povere ed emarginate in India. Nel leggerli, immagina soprattutto i loro volti che ritrovano la speranza; oltre ogni parola è questo il ringraziamento più bello e vero che ti lascio perché sono loro il vero successo del lavoro che portiamo avanti grazie al tuo sostegno.

Nel mio paese, purtroppo, il problema della violenza affligge ancora la vita di tante bambine e donne, che fanno i conti con soprusi di ogni genere nella sfera privata e sociale. Una realtà per molte di loro, giustificata anche da una diffusa mentalità patriarcale, da tradizioni e credenze. Nella vita di tutti i giorni significa vedere negato il prorpio diritto di andare a scuola, di curarsi adeguatamente e di partecipare alla vita sociale portando il proprio punto di vista.

Un cambio di mentalità è indispensabile per avere una società giusta e che rispetti le donne: informare e rendere le persone consapevoli di questa ingiustizia è il primo passo. Abbiamo formato collettivi femminili per aiutare le donne a comprendere e affrontare il problema della violenza e abbiamo cercato di sensibilizzare i capi delle comunità, uomini e bambini, sui diritti delle donne.

Ci siamo anche impegnati, con i rappresentanti e le autorità del governo, per una migliore applicazione delle leggi che proteggono donne e bambine dalla violenza domestica e soprattutto di quelle che regolamentano l'utilizzo di esami diagnostici in gravidanza. Questi infatti vengono spesso impiegati per scoprire il sesso del nascituro per poi procedere con aborti selettivi. Una regolamentazione rigorosa è indispensabile per mettere freno al feticidio delle bambine.

In occasione della Giornata Mondiale della Donna, un gruppo di attivisti ha incontrato il Presidente dell'India per consegnargli oltre 17 000 petizioni firmate da persone di 16 stati dell'intero paese proprio perché vengano rafforzati gli strumenti a tutela di donne e bambine.

È proprio grazie alle nostre campagne che a giugno 2014 il governo del Madhya Pradesh ha aperto il primo centro antiviolenza per le donne. Già dopo poche settimane sono arrivate 184 denunce ed è stata fornita consulenza in 157 casi. Fra questi, 92 hanno ottenuto aiuto legale.
Lavoriamo per promuovere in altri stati l'apertura di questi centri e ci siamo impegnati con il governo dello Stato dell'Uttar Pradesh per la stesura di una politica sulla tutela delle bambine.

Sono cambiamenti importanti, questi, per tutte le persone che insieme abbiamo aiutato, ma il nostro lavoro continuerà per assicurare una vita dignitosa a molte altre ancora.

Grazie di cuore.

Sandeep Chachra
Direttore