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ESTATE 2012 Caro amcio,
sono contento di poterti raccontare dei progressi che, grazie al tuo sostegno, abbiamo contribuito a sviluppare qui in India.
"La sopravvivenza delle donne equivale alla sopravvivenza dell'umanità intera". Con queste parole la Costituzione del nostro Paese sancisce l'inviolabilità dei diritti delle donne. Una cosa però sono le parole scritte e un'altra i fatti che si possono riscontrare nella vita di tutti i giorni. La discriminazione di genere è infatti molto diffusa nella società indiana e si manifesta giornalmente negli aborti delle figlie femmine, nell'uccisione di neonate, nei matrimoni forzati e nella violenza domestica. Tutto questo ce lo raccontano anche i numeri che parlano di 914 bambine nate ogni 1000 maschi nel 2011, a dispetto delle 976 del 1961. E questo nonostante le leggi approvate nel corso degli anni nel tentativo di porre dei freni al fenomeno. Nel
corso del 2011 ci siamo occupati principalmente di queste tematiche sia
nella comunità in cui lavoriamo sia attraverso gli strumenti di
pressione che abbiamo potuto utilizzare sul governo nazionale. Per
esempio, nello stato del Rajasthan, attraverso il teatro di strada, le
petizioni, le iniziative nelle scuole e nelle università, le
pubblicazioni sui principali giornali del paese, le trasmissioni
radiofoniche e, soprattutto, gli incontri di sensibilizzazione nelle
comunità insieme ai genitori, abbiamo ottenuto qualche risultato:
Abbiamo
creato un sistema di monitoraggio dei processi di acquisizione della
terra in particolare per le donne. 2518 famiglie Yanadis, una
popolazione tribale che vive nelle foretse del distretto di Nellore
nell'Andhra Pradesh, hanno ottenuto i titoli di proprietà di
più di 600 acri di terra (circa 2 milioni e mezzo di mq). Grazie
ai sussidi statali a cui hanno avuto accesso con il sostegno
dell'organizzazione locale che lavora con noi, hanno potuto avere le
sementi da coltivare e che hanno permesso a tutte le 2518
famiglie di non soffrire la carenza di cibo.
Insieme
a Apeksha, l'organizzazione con cui collaboriamo nello stato del
Maharashtra, abbiamo incoraggiato la frequenza scolastica delle
bambine. Attraverso la formazione di Comitati per la protezione dei
diritti dei bambini e i Gruppi di ragazze adolescenti, abbiamo creato
delle reti di solidarietà mirate a riportare nelle classi le
studentesse che hanno abbandonato gli studi. Nel 2011 1430 bambini sono
stati iscritti a scuola e 21 ragazzi hanno ricominciato a studiare.
Tutto questo è stato possibile anche grazie all'apertura di
centri per bambini, case di accoglienza e corsi ponte per il recupero
degli anni scolastici.
Nella regione di Bangalore, nello stato del Karnataka, abbiamo lavorato insieme all'organizzazione KAVANA per assicurare il diritto al cibo dei Jenu Kuruba e dei Korgas, popolazioni tribali che abitano quei territori da generazioni. Dopo più di sei mesi di campagne e pressioni esercitate sul governo del distretto siamo riusciti ad ottenere che i 20 000 Koragas e i più di 100 000 Jenu Kuruba potessero beneficiare di un programma nutrizionale potenziato rispetto a quello già previsto per legge. Questi piccoli passi avanti di straordinaria importanza sono stati possibili solo grazie al tuo costante sostegno alle nostre attività. Con il nostro lavoro possiamo davvero fare la differenza per tante persone e a nome di tutti loro ti ringrazio di cuore e ti invito a restare al nostro e al loro fianco! Un caro saluto, Direttore |